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CRONOLOGIA DELL'OPERA SCIENTIFICA DI ENRICO FERMI                         325

       la sua statistica, a cui arriverà appunto partendo da basi diverse e da un punto di vista
       relativamente indipendente dallo sviluppo della nuova meccanica quantistica. Il 2 luglio
       il fisico indiano Satyendra Nath Bose introduce un nuovo tipo di statistica per i quanti
       di luce. A distanza di poco più di una settimana Albert Einstein applica la statistica
       di Bose a un gas di particelle libere e nel suo articolo dell'8 gennaio 1925 deduce che la
       materia deve esibire proprietà ondulatorie con un argomento indipendente da quello di
       Louis de Broglie che nella sua tesi di laurea, discussa il 25 novembre del 1924, era stato
       il primo ad associare alla materia un comportamento ondulatorio.


       1925

          È un periodo di grandi scoperte e rapidi cambiamenti. Nel gennaio 1925 Pauli pubbli-
       ca il suo famoso articolo sul principio di esclusione e appaiono i due fondamentali lavori
       di Einstein sulla statistica quantistica dei gas. Nell'estate dello stesso anno Heisenberg,
       Born e Jordan gettano le basi della nuova meccanica quantistica -o meccanica delle
       matrici- che Fermi non riesce ad apprezzare trovando la formulazione troppo astratta.
       A causa della sua particolare formazione matematica l'algebra delle matrici e la ma-
       tematica degli operatori in generale non gli sono particolarmente congeniali; assai più
       congeniali gli sono invece le equazioni alle derivate parziali. Questo forse spiega come
       mai Fermi accetti rapidamente la versione di Schrodinger della meccanica ondulatoria e
       consideri con diffidenza la formulazione di Heisenberg; naturalmente finché non ne sarà
       dimostrata la completa equivalenza da Born, Jordan e Dirac. Dall'autunno del 1924 fino
       ai primi mesi del 1926 Fermi insegna meccanica teorica e fisica matematica all'Università
       di Firenze dove ritrova l'amico Rasetti, che all'epoca è assistente universitario. Insieme
       realizzano una serie di esperimenti originali dedicati all'effetto di un campo magneti-
       co variabile sulla polarizzazione della radiazione di risonanza del mercurio (Effect of an
       Alternating Magnetic Field on the Polarisation of the Resonance Radiation of Mercury
       Vapour; Effetto di un campo magnetico alternato sopra la polarizzazione della luce di
       risonanza). Rasetti ricorda che questa seconda incursione di Fermi nel campo sperimen-
       tale "dimostra la sua inventiva nel lavoro con una metodica sconosciuta e costituisce il
       primo esempio di ricerca degli spettri atomici con metodi di radiofrequenze, che saranno
       ampiamente utilizzati anni dopo".
          Pubblica due articoli di carattere divulgativo nel "Periodico di Matematiche" una
       rivista diretta dal matematico Federigo Enriques il quale era dell'opinione che la rivista
       si dovesse occupare anche di fisica moderna a livello elementare: Sui principi della teoria
       dei quanti (un articolo sulla nuova meccanica quantistica) e Sopra la teoria dei corpi
       solidi. Nel 1926 scriverà per la stessa rivista l'articolo Problemi di chimica, nella fisica
       dell 'atomo.


       1926
          Vince la cattedra di fisica teorica all'Università di Roma. Esce l'articolo Sulla quantiz-
       zazione del gas perfetto monoatomico, il celebre lavoro nel quale Fermi formula la teoria
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